Il caso politico delle parole del Commissario europeo Gunther Oettinger

Nel pieno della crisi istituzionale scoppiata in seguito alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, l’Italia si è dovuta scontrare anche con un infelice commento del Commissario europeo per il Bilancio Gunther Oettinger, che ha provocato reazioni indignate da ogni parte.

Il commento incriminato

Nell’ambito di un’intervista con il giornalista di Dwnews Bernd Thomas Riegert, il Commissario europeo per il Bilancio ha commentato anche le recenti elezioni italiane e la situazione di stallo istituzionale che ne è derivata. “I mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta” avrebbe detto Oettinger parlando con Riegert. Ovviamente, un commento del genere ha scatenato polemiche in tutto il paese: in un momento così delicato per la democrazia, un’ingerenza, seppur solo a parole, da parte dell’UE ha fatto storcere il naso a molti. A riportare il commento è stato lo stesso Riegert, con un tweet che è poi stato cancellato in seguito alle reazioni italiane. Riegert si è poi scusato, commentando nuovamente su Twitter di aver citato la dichiarazione del Commissario in modo errato. Ma ormai il danno era fatto e lo stesso Oettinger è dovuto intervenire, scusandosi direttamente con gli elettori.

Le reazioni in Italia

Le reazioni dei politici italiani non si sono fatte attendere. Durissimo Matteo Salvini della Lega, che ha chiesto immediatamente le dimissioni di Oettinger, perché secondo lui il suo commento è stato un vero e proprio insulto per tutto il popolo italiano. Anche il Movimento 5 Stelle si è dichiarato molto infastidito dalla frase del Commissario, chiedendo al Presidente Junker di smentire le gravi parole. Il Presidente della Commissione Europea si è poi affrettato a rilasciare una dichiarazione, in cui di fatto condannava il commento di Oettinger e affermava che solo gli italiani possono decidere sul futuro della propria Repubblica. Martina ha parlato per il Partito Democratico, chiedendo rispetto per l’Italia e affermando che nessuno può dire ad un popolo come votare. Anche il Presidente dell’Unione Europea Donald Tusk è intervenuto, dichiarando che il ruolo dei dirigenti europei non è quello di dare lezioni agli elettori, ma piuttosto di servirli.

Anche da parte degli utenti di Twitter sono arrivate reazioni disdegno: c’è anche chi, come il giornalista francese Fabrice Pozzoli-Montenay è etichettato l’avvenimento come una “tragedia”, non come un errore di citazione.

Insomma, si può dire che qualcosa di positivo è scaturito da questo infelice commento: per una volta, sono stati tutti d’accordo.