Abbiamo ormai superato i 10 anni di crisi economica mondiale. Correva l’anno 2008 quando il mondo è sprofondato nell’ennesima crisi economica della storia moderna. Da allora, buona parte dei paesi occidentali ha annaspato per cercare di tornare galla. Solo l’Australia non è stata toccata dalla crisi, grazie alle sue relazioni commerciali con la Cina e la sua situazione economico, politico e geografica decisamente unica. Anzi, per certi versi, l’Australia ha tratto vantaggio dalla situazione internazionale.
A soffrire di più sono stati Europa e Stati Uniti, anche se ogni paese ha gestito la situazione in maniera del tutto differente.
L’italia è stata toccata in maniera molto pensate dalla crisi, come gli altri stati europei. Ma a differenza di alcuni di essi, come la Germania e gli Stati del nord Europa, ha faticato enormemente a risollevare la testa. Per qualcuno il Bel Paese è sulla strada verso la “guarigione” economica, per altri bisognerà aspettare ancora un bel po’.
La situazione del lavoro in Italia
Uno dei parametri più analizzati per capire la situazione economica italiana è quello del mondo del lavoro ed in particolare della disoccupazione. Se nel 2007 c’erano più di 25 milioni di occupati e la disoccupazione era appena il 6%, oggi si arriva a superare l’11%. Quello che non è variato è il numero di occupati, ma anche questo dato va analizzato da vicino. Nel 2007 i 25 milioni di occupati avevano impieghi a tempo pieno e con contratti indeterminati, mentre oggi tra i 25 milioni di occupati ci sono tanti part-time e contratti a tempo. Insomma, la situazione è più precaria e il mondo del lavoro è tutt’altro che stabile.
La situazione finanziaria in Italia
Per capire come sta l’economia italiana, è utile analizzare anche la situazione della Borsa. Dal 2007 ad oggi, la Borsa di Milano ha perso circa il 45% del suo valore, un dato catastrofico. Diversa la situazione negli Stati Uniti, dove la crisi finanziaria ha di fatto avuto inizio: Wall Street ha guadagnato quasi il 70% in 10 anni.
Altri segnali negativi: il mercato immobiliare
Anche l’andamento del mercato immobiliare è importante per capire la situazione economica e finanziaria del nostro Paese. Dopo 10 anni di grossa crisi, infatti, solo all’inizio del 2018 si è assistito ad una piccola crescita del valore degli immobili. Inoltre, questa crescita non interessa ancora tutto il Paese in maniera uniforme: segno, questo, che la situazione non è ancora stabile né positiva.
Il resto d’Europa
Insomma, l’economia italiana, a 10 anni dalla crisi, arranca ancora. Ma l’Italia non è il solo paese europeo a faticare: Grecia, Portogallo e in parte anche Spagna sono ancora nel pieno della crisi economica, con disoccupazione altissima (che in Grecia tocca il 14,6%) e costi sociali spaventosi. Chi invece si è ripreso bene è stata la Germania, che ora è internazionalmente riconosciuta come il motore dell’Europa. La segue la Francia, che è riuscita a tenersi in equilibrio, mentre i Paesi del nord Europa come Svezia, Norvegia, Danimarca e Paesi Bassi, si sono messi in luce per le economie più stabili e i contenuti disagi sociali.
Quindi, l’Italia a che punto è?
Rispondere a questa domanda non è semplice, anche perché restano notevoli i divari all’interno del Paese stesso, notoriamente tra nord e sud. Si può dire che ci sono segnali che fanno ben sperare in una ripresa, ma quando questa ripresa sarà uniforme e soprattutto stabile e duratura, questo è ancora incerto. Si può dire, però, che siamo sulla buona strada.
Resta da capire quanto lunga (e impervia) sarà ancora questa strada.